Tour dei castelli della Valle d’Aosta con solo mezzi pubblici: si può fare? Sì!

La programmazione
Lo abbiamo sentito ripetere fino alla nausea che l’estate del 2020 è stata “particolare”. In un clima di incertezza generalizzata, varcare i confini nazionali appariva particolarmente difficile e il collettivo di indirezionenoncasuale ha deciso di fermarsi in Italia per esplorare i castelli della Valle d’Aosta.
Fedeli alla convinzione che si possa fare turismo responsabile anche nello Stivale e al principio di minimizzare la nostra impronta ecologica per quanto possibile, visto che il cosiddetto turismo lento è la nostra modalità di viaggio d’elezione, tutto l’itinerario prevedeva esclusivamente spostamenti con mezzi pubblici o a piedi.
In molti ci hanno sconsigliato, sostenendo che sia difficile muoversi senza auto, che avremmo sprecato giornate alle paline dei bus o sulle banchine dei treni, ma abbiamo voluto provarci e – ve lo anticipo – pur con qualche ritardo e un paio di intoppi, l’esperimento è stato un successo.

Per la programmazione del nostro viaggio sono risultate essenziali alcune risorse:
1) il sito Airbnb per tutti i pernottamenti
2) il portale turistico ufficiale della regione Valle d’Aosta
3) il sito della società di trasporti Savda, sia per il tragitto da Milano, sia per gli spostamenti interni
3) il sito della società di trasporti Vita – che abbiamo utilizzato in misura residuale
4) il sito per le prenotazioni delle visite a castelli e monumenti
5) il sito di Abbonamento Musei

Pernottamento
Ancora una volta abbiamo scelto di soggiornare in appartamento, per essere più liberi, mantenere il distanziamento sociale e immergerci nella vita dei due luoghi che abbiamo scelto come base, per quelli che saranno dei circuiti ad anello e che vi racconteremo in dettaglio sulle pagine del blog.
Come criterio di ricerca abbiamo privilegiato l’ubicazione e la centralità della struttura e ci siamo poi lasciati conquistare dalle foto, fidandoci delle buone recensioni degli altri viaggiatori e senza curarci della presenza del Wi-fi, visto che in Valle sono presenti numerosi hot spot da cui connettersi gratuitamente alla rete. In entrambe le sistemazioni ci siamo trovati molto bene.
Ad Aosta siamo stati ospiti di Josette, in un grazioso appartamento nel cuore storico di Aosta, a breve distanza dal teatro romano, a due passi dall’ufficio del turismo e da tutto ciò che il centro della città ha da offrire, così come dalla stazione ferroviaria e degli autobus. Una breve passeggiata conduce alla cabinovia per Pila.
Insomma un soggiorno in pieno centro, senza però essere in alcun modo disturbati dal rumore, potendo anche godere in assoluta solitudine del cortile interno. La gentilezza dell’host e la sua disponibilità, unite all’estrema pulizia della casa, meritano davvero cinque stelle.
Per la seconda tappa abbiamo scelto di spostarci verso l’imbocco della Valle, a Bard, per provare la vita nel borgo medievale e passeggiare per le sue strette viuzze dopo la partenza degli ultimi visitatori del Forte.
Ci ha ospitato Franco, profondo conoscitore del territorio, in un appartamento affacciato sulla via principale e con un terrazzino privato (con tanto di amaca per riposarci dopo gli innumerevoli chilometri percorsi) che in molti passando ci hanno invidiato. Anche in questo caso la sistemazione si è rivelata perfetta, per scoprire la nostra destinazione e per raggiungere la fermata dell’autobus, ed eventualmente la stazione di Hône-Bard.

“Giri in giro”
Il portale turistico offre moltissimi consigli, informazioni pratiche e materiali, anche scaricabili, nella sezione “Prima di partire” e ci è servito come fonte di ispirazione oltre che come pratico strumento per la programmazione dell’itinerario.
Una volta stabilito cosa vedere – suddiviso in “must see” e “mi piacerebbe” – il passo successivo è stato stendere un programma giornaliero e, soprattutto, verificare se esistevano dei mezzi che ci portassero a destinazione.
Con sorpresa abbiamo scoperto che la Valle è ben servita dalla rete di autobus di varie società di trasporti, che gli orari vengono abbastanza rispettati (anche se a sentire le signore che a Issogne discutevano alla fermata i ritardi sono una costante) e che con un po’ di buona volontà si può lasciare la macchina a casa o quanto meno parcheggiata ad Aosta.
Promossa a pieni voti, nella nostra esperienza, Savda, che ci ha consentito di raggiungere castelli e borghi in assoluta tranquillità, mentre con Vita l’esperienza non è stata pienamente positiva, l’abbiamo trovata meno organizzata e, onestamente, meno a misura di turista, sia nella sua presenza online sia in loco.

Arte e cultura
Castelli, castelli e ancora castelli.
Ebbene sì, siamo riusciti a visitare tutti quelli sulla nostra lista (tranne uno, Ussel) e persino a inserirne uno in più, ma complice l’attuale situazione ciò non sarebbe stato possibile senza una buona programmazione alle spalle e soprattutto senza aver prenotato in anticipo gli ingressi.
Certo, così si perde un po’ di spontaneità e della libertà di decidere all’ultimo momento, dopo aver guardato fuori dalla finestra, ma gli spazi e i numeri dei visitatori consentiti sono ridotti per cui, ad eccezione di Castello Gamba e del Forte di Bard, si rischia fortemente un viaggio a vuoto senza la magica conferma della prenotazione.
Una nota a margine, la conferma, stampata o sul cellulare, deve comunque essere convertita in un biglietto fisico, per cui è necessario un passaggio in biglietteria.

Noi siamo (felici) possessori dell’Abbonamento Musei e lo abbiamo sfruttato a fondo in questa vacanza. I monumenti e musei della Valle d’Aosta sono inclusi sia nella versione Abbonamento Musei Lombardia sia in quella del Piemonte e il sistema di prenotazioni online prevede una specifica opzione, per cui non ci sono sorprese né difficoltà.
Praticamente tutti gli ingressi sono così risultati gratuiti, anche alle mostre temporanee al Forte di Bard, quindi il costo dell’abbonamento è stato ben presto ammortizzato.
Dedicheremo a breve un post specifico su questa tessera.

 

2 pensieri riguardo “Tour dei castelli della Valle d’Aosta con solo mezzi pubblici: si può fare? Sì!”

  1. Ciao B. ! Ho trovato il tuo blog cercando info sui castelli della Valle d’Aosta. Con il mio fidanzato stiamo cercando di organizzare un viaggio con base ad Aosta e vorremmo visitare anche qualche castello, muovendoci solo con il trasporto pubblico. Quello che volevo capire è se, a parte il castello di Fenis ed il Forte di Bard, ci sono altri castelli raggiungibili con il trasporto pubblico. Tra l’altro i castelli sembrano quasi tutti arroccati e risulta poi difficile avvicinarsi. Tu quali sei riuscito a visitare ? Grazie mille. Maria Vittoria

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