Treno storico – Mercatini di Natale a Trento

Il treno, con i suoi agi di tempo e i suoi disagi di spazio, rimette addosso la disusata curiosità per i particolari, affina l’attenzione per quel che si ha attorno, per quel che scorre fuori del finestrino.
(Tiziano Terzani)

Un viaggio a ritroso nel tempo.

Mi è sempre piaciuto viaggiare in treno, è probabilmente il mio mezzo di trasporto preferito (sì, lo so i treni sono spesso in ritardo, le linee regionali sono trascurate, ma non è questo il punto) e quindi non potevo perdere la possibilità di raggiungere i mercatini di Natale di Trento a bordo di un convoglio d’epoca elettrico, per di più in prima classe.

Viaggio da Brescia a Trento, senza fermate intermedie, per meno di due ore, comodamente seduta in una poltrona di velluto rosso di uno scompartimento a sei posti in una carrozza della serie “UIC-X” realizzata a partire dai primi anni ’60 sulla base di un progetto standard europeo.
In quegli anni si trattava del modello più moderno del parco FS, destinato a servizi di media e lunga percorrenza, capace di raggiungere fino a 200 km/h nella ultime versioni.
All’andata mi trovo nella prima carrozza dopo la locomotiva, una “serie E656” elettrica in corrente continua di cui sono stati prodotti 461 esemplari a partire dal 1975. Una volta i 12 motori, su tre carrelli a due assi, che consentivano una velocità di 150 km/h erano il top della gamma per un modello che ricevette il nomignolo di “Caimano”.
Curiosità tecniche a parte, il viaggio è stato davvero un salto nel passato, perché proprio su queste carrozze (ovviamente in seconda classe e sovente in piedi o su uno dei non proprio morbidi strapuntini in corridoio), e in parte su questo stesso tragitto fino a Verona, ho preparato innumerevoli esami universitari, come, lo scoprirò dai loro racconti, è successo anche ai miei compagni di viaggio.
Il treno macina i chilometri e anche se viene superato a più riprese dai nuovi Frecciarossa, sicuramente più veloci e dalle linee moderne, non perde un grammo del suo fascino, anzi si inserisce perfettamente in quell’atmosfera vagamente retrò che caratterizza il primo binario della stazione di Trento.

Ed eccoci arrivati a destinazione, pronti a scoprire il centro cittadino e i suoi mercatini natalizi che, tranne per alcune bancarelle in Piazza Fiera, si rivelano piuttosto deludenti. L’aspetto più piacevole, complice anche una giornata non eccessivamente fredda e un cielo relativamente sereno, è passeggiare per le vie che circondano il Duomo, ammirando le facciate dei palazzi nobiliari e i balconi decorati, i negozi di specialità alimentari e le botteghe più caratteristiche. Ma è giunto il momento di avvicinarci alla nostra vera destinazione, il Castello del Buonconsiglio e, con un po’ di fortuna, la visita della Torre Aquila…

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Per le informazioni tecniche sul convoglio si ringrazia l’Associazione F.T.I. – Ferrovie Turistiche Italiane
Per scoprire le proposte del 2019: https://media-ferrovieturistiche-2.s3.amazonaws.com/allegati/CALENDARIO_PROVV._TRENOBLU_2019.pdf