“Voglio che i miei spettatori siano in grado di abbandonarsi all’esperienza fisica dell’annegamento nel mare apparentemente calmo dei miei disegni con la bic blu”
(Jan Fabre, 1988)
Quello in mostra a Milano, negli spazi di Building, è un Fabre assolutamente lontano dalle polemiche che hanno accompagnato l’esposizione delle sue opere a Firenze nel 2016.
Tralasciando le sculture dei saggi che aprono questa sua prima personale a Milano, qui siamo ben distanti dagli eccessi di alcune visioni di questo artista poliedrico, spesso discusso e controverso, ma sicuramente interessante e con una poetica personalissima e riconoscibile.
La mostra, curata da Melania Rossi, si concentra su una selezione quasi romantica dell’arte di Fabre, tutta giocata attorno a due dei suoi temi ricorrenti: i castelli e l’Ora Blu.
(Castello nell’Ora Blu, 1989, inchiostro Bic blu su carta con parti di Phyllium giganteum)
L’artista ci presenta un percorso che lo consacra, ancora una volta, come “cavaliere della disperazione e guerriero della bellezza”, perché il blu, soprattutto nelle grandi opere su carta al piano terra, produce un effetto straniante e a tratti disperato, come se si fosse improvvisamente avvolti, o piuttosto inghiottiti da un eccesso di colore che diventa un “buco blu”, in cui i contorni si perdono, mentre l’occhio, rispondendo all’immaginario dell’autore, trasforma le foglie in torri e castelli solitari.
L’Ora Blu è poco più che un attimo, un rito di passaggio che si ripete costantemente, la transizione tra notte e giorno, in cui le forme sembrano sfuggire dai loro consueti contorni per farsi altro, i colori mutano, si confondono, perdono di saturazione raffreddandosi, il tutto in un’atmosfera statica, di profondo silenzio. E proprio il silenzio che regna nelle sale di Building, che pare così lontano dalla frenesia di Via Montenapoleone che pure è dietro l’angolo, ci consente un’esperienza pienamente “immersiva”, accentuata da una cornice volutamente minimalista, dove il bianco permette di far risaltare le opere, di fare emergere il blu in tutta la sua forza.
Un allestimento nel complesso molto riuscito – e di cui ho particolarmente apprezzato la scelta di non distogliere l’attenzione dalle opere con cartellini esplicativi (viene, invece, fornito all’ingresso un pieghevole informativo che consente di seguire perfettamente il percorso espositivo) – che acquista un ruolo centrale al piano terra non appena si alzano gli occhi verso l’alto, ammirando l’installazione site specific da una prospettiva inconsueta.
(In alto: Il castello dei miei sogni in Turnhout, inchiostro Bic blu su vetro)
Salendo ai piani superiori sono ancora una volta i castelli, sotto forma di disegni, video, fotografie, a occupare il centro della scena, sempre rivisitati con il ripetuto segno della Bic blu, in piccole porzioni o su grandi superfici.
Castelli che prendono vita innanzi agli occhi del pubblico, ammantandosi di riflessi e sfumature, sempre uguali eppure sempre diversi. Luoghi fiabeschi, regni in cui lasciar correre la propria fantasia, e al contempo scrigni di bellezza, patrimonio, così come l’arte, che Jan Fabre si propone di difendere in un percorso, anzi un viaggio in cui il trascorrere del tempo si stempera in una ricerca squisitamente interiore.
Era la mia prima volta al Building e la mia prima volta a tu per tu con l’Ora Blu di Fabre e devo dire che nessuna delle due esperienze mi ha deluso.
Al prossimo appuntamento.
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Dove: Milano, Building Gallery, via Monte di Pietà 23
https://www.building-gallery.com/evento/jan-fabre/?lang=it
Quando: dal 22/09/2018 al 22/12/2018, martedì – sabato dalle 10.00 alle 19
Come: ingresso libero.
L’esposizione prosegue, sempre a Milano, presso la Basilica di Sant’Eustorgio e Cappella Portinari
in P.zza Sant’Eustorgio 1, lunedì – domenica, dalle 10.00 alle 17.30
Costo ingresso Cappella Portinari 6 EUR
Per approfondire: Jan Fabre. Stigmata. Action & Performances 1976-2013. Ediz. Illustrata , Jan Fabre. Les années de l’Heure Bleue. Dessins et sculptures, 1977-1992. Ediz. Inglese e francese, in lingua italiana Jan Fabre Ediz. Illustrata